Cercando sul web ho visto che ci sono diverse varianti, la più comune è quella con le cipolle di Tropea. Io ho preferito usare un prodotto locale pugliese presidio Slow Food, le cipolle di Acquaviva delle Fonti che sono molto, molto dolci, più grandi e presentano all’esterno un colore violaceo che tende a scomparire all’interno.
La marmellata ha un sapore agrodolce e sta benissimo con i formaggi stagionati, la carne, ma anche semplicemente con il pane.
INGREDIENTI x 2 vasetti
1 kg di cipolle di Acquaviva delle Fonti
400 gr di zucchero
2 foglie di alloro
100 ml di aceto di vino bianco
Cominciate pulendo e tagliando a pezzi le cipolle. Ora, ponetele in una ciotola capiente e unite lo zucchero, le foglie di alloro e l’aceto, coprite con della pellicola trasparente e lasciate macerare le cipolle per circa 5 ore. Ricordatevi, di tanto in tanto, di mescolare.
Trascorso il tempo necessario, eliminate le foglie di allora e versate le cipolle e il liquido formato in una pentola capiente. Lasciate cuocere per circa 1 ora e mezza a fuoco moderato o, fino a quando, il liquido non sarà evaporato e la marmellata addensata.
A questo punto potete o lasciare la marmellata con i pezzi di cipolla o, come ho fatto io, utilizzare un frullatore ad immersione,così da ottenere una crema liscia.
Prendete due vasetti precedentemente sterilizzati e versate all’interno la marmellata calda, chiudeteli e capovolgeteli. Lasciateli raffreddare completamente a testa in giù. Una volta aperto il barattolino conservatelo in frigo.
Non vi resta che mangiarla.